Le ricette di Marilù

martedì 23 marzo 2010

Torta di Rose


La torta di rose era la torta preferita di mia nonna, mi ricordo che la prima volta che l'ho fatta avevo 12 anni ( grr ne è passato di tempo da allora) e un fido amico: il mitico bimby!La variante che facevo al tempo, non contemplava la crema col burro, al posto di quest'ultima infatti spalmavo sull' impasto un po' di marmellata di albicocche che a lei piaceva tantissimo, ma visto che oggi la faccio per mia figlia Daphne tutto cambia , lei la preferisce "semplice", chiamatela "semplice"con tutto quel burro che c'è dentro! Comunque vi consiglio di prepararla almeno una volta perchè è veramente buona con un cuore super soffice...Va bhè passiamo all' esecuzione! ;) che mi viene un' acquolina!

Ingredienti:

Per la pasta:
500 gr di farina manitoba
90 gr di zucchero
60 gr di burro
2 uova intere
17 gr di lievito di birra
60 gr di acqua
60 gr di latte
1 pizzico di sale

Per la farcia:
125 gr di zucchero

125 gr di burro morbido

1 pizzico di sale.






Prima di procedere con al vera praparazione della pasta della torta di rose dovrete preparare un
lievito in questo modo : impastate in una ciotola 150g farina con il lievito di birra sciolto in acqua e latte leggermente intiepiditi.Una volta ottenuto il lievito lo lascerete riposare per 40' minuti un ora circa.

Trascorso questo tempo, ponete il lievito ottenuto in un recipente aggiungete metà della farina e iniziate a lavorarlo, quando avrà assorbito la farina unite un uovo, metà dello zucchero e il latte intiepidito e lavorate fino al completo assorbimento degli ingredienti aggiunti al composto.Ripetete la stessa operazione aggiungendo la farina , il secondo uovo , il restante zucchero e questa volta l'acqua invece del latte e il burro. Lavorate energicamente e a lungo, finché non sarà più appiccicosa . Dovrete ottenere una pasta morbida, tipo brioche.

Mettete la pasta ottenuta in un recipiente abbastanza largo e lasciatela lievitare per un paio d'ore, o finché il volume è circa il doppio di quello iniziale.
Intanto lievita vi consiglio di prepararvi la farcia , io la faccio con burro, zucchero e un pizzico di sale, ma ovviamente puo' essere fatta con della confettura oppure non so con del cioccolato a scaglie.
Lavorate in una ciotolina il burro, lo zucchero e il sale della farcitura fino ad avere un composto morbido e spumoso.
Sgonfiate l'impasto lievitato schiacciandolo con le mani sulla spianatoia.
Con il matterello stendetelo, formando un rettangolo di circa 1/2 cm di spessore.

Spalmate la crema di burro sulla pasta ed arrotolatela a mo di tronchetto .
Tagliate il tronchetto ottenuto in tante parti uguali e disponete le parti ottenute in una teglia imburrata oppure foderata di carta da forno, leggermente distanziate fra loro.
Laciate lievitare ancora per 40' .
Infornate in forno preriscaldato a 180° per 20' 25'.

P.S. ho usato uno stampo da 26 cm di diametro.

mercoledì 10 marzo 2010

Cantucci alle nocciole


cantucci alle nocciole

I cantucci sono dei biscotti della tradizione italiana e hanno la loro origine in quel di Prato. Questi biscotti mi portano bei ricordi di quando i miei zii toscani venivano a farci visita e portavano dei meravigliosi cantucci da bagnare nel Vin Santo.

La prima ricetta dei cantucci

domenica 7 marzo 2010

Strascinati al ragù di salsiccia





La ricetta di oggi, dedicata al concorso "Puglia e Basilicata in tavola" ed ispirata alla tradizione Lucana, unisce due ingredienti tipici di queste terre: gli strascinati e la lucanica.

Gli strascinati sono una pasta fatta in casa di farina di grano duro, sale ed acqua. Il nome "strascinato" deriva dal modo in cui si ottiene la pasta, ovverosia "trascinandola" su un piano chiamato "cavarola".

La lucanica, elemento di prestigio della gastronomia lucana, è una salsiccia di carne di maiale molto apprezzata anche a livello europeo, proveniente da maiali allevati allo stato semi brado ed insaccata in budello.

L'unione di questi due ingredienti ci regala un primo piatto decisamente gustoso. La carne, lasciata cuocere lentamente nel nostro ragù, lo insaporisce dei suoi grassi e la nostra pasta fatta in casa sembra nascere apposta per accogliere tanta bontà.




Ma ora vediamo come procedere nella preparazione..
La ricetta è di Tina che ringrazio vivamente.

Ingredienti per la pasta:

330 gr di farina di semola
170 gr di acqua tiepida

Disponete sulla spianatoia la farina a fontana e versate al centro l'acqua tiepida.
Incorporate gradualmente la farina con la mano e impastate energicamente fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo , lasciate riposare la pasta ottenuta per 30' coprendola con un piatto.



Trascorsi 30'



Dividete l'impasto in tante parti.



Formate dei cilindri,



che taglierete in tanti tocchetti.



Fate pressione sui tocchetti di pasta che avete precedentemente tagliato e "trascinate" la pasta verso di voi.




una volta cavati se preferite, apriteli, io l'ho fatto seguendo il suggerimento di Tina.

Formati, i vostri strascinati andranno lasciati riposare per 20', quindi cotti in abbondante acqua salata per circa 7 minuti. Guardate bene la vostra pentola e se state per diventare mamme, osservate attentamente la posizione dei vostri strascinati nell'acqua di cottura; una curiosa leggenda narra che "la loro posizione rivelerà alla futura madre il sesso del nascituro".


Per il ragù di salsiccia ho utilizzato:

2 salsiccie fresche
1 pezzo di lucanica
200 gr di carne di maiale
250 gr di carne di vitello
1 kg di passata di pomodoro
1 cipolla
olio extravergine
sale

La preparazione del ragù richiede grande pazienza e dedizione, in caso contrario ci ritroveremmo davanti a un semplice sugo con la carne.

"Il ragù invece è poesia, è arte".
E' consigliabile preparato il giorno prima mettendo la carne nel tegame, quindi utilizzate 2 salsiccie fresche, un pezzo di lucanica , 200 gr di carne di maiale e 200 gr di carne di vitello tagliata a pezzetti, lasciandola a soffriggere con olio extravergine.
La carne dovrà rosolare facendo la sua bella crosticina dorata scura. Una volta dorata aggiungete 1 kg di passata di pomodoro ed una cipolla grossa intera. Ora per ottenere il vostro bel sugo rimanete vicino ai fornelli e sorvegliate la vostra "creatura".
Regolate di sale e mettete a cuocere a fuoco bassissimo, il ragù dovra', come si dice a Napoli, pippiare , cioè dovrà sobbollire a malapena e a quel punto coprirete con un coperchio sul tegame, senza chiuderlo del tutto.
Il ragù adesso dovrà cuocere per almeno tre ore,e dovrà essere rimestato di tanto in tanto facendo attenzione che non si attacchi sul fondo.
Passate le vostre 3 ore condite gli "Strascinati" e a questo punto assaggiate , vi ritroverete senza parole visto il perfetto connubio tra pasta e ragù, sarete avvolti da una gioia irresistibile, da un piacere che solo un piatto cucinato con "amore" e "semplicità", possono dare!





Per la scoperta di questo piatto è doveroso ringraziare il web :) , Paola , Sapore dei Sassi e Tina .